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Biografia
Carlo Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, è nato ad Urbino nel 1949, dove ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte, meglio noto come Scuola del Libro.
Una Scuola di grande tradizione e prestigio, che porta avanti, in modo personalizzato, da tantissimi anni.
Dagli anni ottanta e fino in tempi recenti (escluso periodo pandemia), per brevi periodi, si sposta all’estero; realizza disegni a china e acquerelli a Parigi, Praga, Strasburgo, Belgio, Olanda e, in particolar modo, a Londra, dove rimane affascinato dal quartiere “Portobello Road-Notting Hill”.
Il maestro Carlo Iacomucci, illustre incisore e pittore, è uno degli otto “Marchigiani dell’anno” 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto tantissimi riconoscimenti- nazionali, internazionali, tra i quali, nel 2021, quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con decreto del Presidente della Repubblica per motivi artistici e culturali.
Nel 1999 è uno dei fondatori della Galleria d’Arte Contemporanea della Fondazione “Il Pellicano” dei Trasanni di Urbino. Professore di discipline pittoriche e di Educazione delle Arti Visive dal 1973 al 2008 all’Accademia di Belle Arti di Lecce poi al Liceo Artistico di Varese e di Macerata.
Ha partecipato a tante mostre importanti, da ricordare: la 54^Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi e alla Biennale Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”, Forte Malatesta di Ascoli Piceno.
Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come miglior disegno al concorso Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della Sanita.
2021 mostra personale “The Resilience Of Art - Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione” a cura di Gabriele Bevilacqua, coordinatore Enrico Carrescia con O.D.V., Sale Museali di Palazzo Bisaccioni , Jesi. L’anno seguente, su invito del CE.S.MA. (Centro Studi Marche di Roma), il Maestro realizza un'opera multipla, in esemplari numerati e firmati, utilizzata come premio da consegnare ai nuovi Marchigiani dell'anno, presso la sala capitolare di Santa Maria sopra Minerva in Roma.
2023 mostra personale “Il Segno Inciso di Carlo Iacomucci” a cura di Luca Pernici, con testi critici di Loretta Fabrizi, Giovanni Filosa e Patrizia Minnozzi, Spazio Monumentale di Santo Spirito, Cingoli.
Spazio Monumentale di Santo Spirito, Cingoli. “Tante Carte su Carte” 2024 Museo della Carta e Filigrana di Fabriano. - Biennale d’arte Contemporanea “Premio Marche 2023”, MARV Museo d’Arte Rubini Vesin, Gradara 2024. Opera a Monsano(AN) a due passi da Jesi
MÈTA – CORPORIS
opere di Carlo Iacomucci e Maria Grazia Focanti
17 aprile – 7 maggio 2025
Palazzo Bisaccioni – Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi
La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e curata da Sara Tassi (Vicepresidente Fondazione CRJ), vuole offrire un ulteriore spazio di riflessione sull’arte contemporanea attraverso le opere di Carlo Iacomucci e Maria Grazia Focanti.
Pur nella diversità stilistica ed espressiva della loro produzione, le anime pittoriche dei due artisti restituiscono una corrispondenza rispetto al tema del divenire della corporeità.
Lo spazio fisico della mostra è definito e distinto in due ambienti separati ma contigui per enfatizzare e valorizzare l’identità pittorica di ognuno e stabilire un contrappunto artistico, una sinfonia in due tempi, una lirica a due strofe.
Il tema della mostra è racchiuso nello stesso titolo Mèta – corporis, che associa due termini di diversa natura ed etimologia: mèta deriva dal greco μετά che significa, tra le tante accezioni possibili, «oltre», mentre corporis, che deriva dal latino corpus, significa più intuitivamente «corpo». L’intera espressione è traducibile in diversi modi ma quella più identificativa è oltre i corpi, richiamando per assonanza e significato il termine metamorfosi, topos della letteratura fin dall’antichità e ispirazione per l’arte di ogni tempo.
Traslando il significato greco a quello di uso corrente, il percorso espositivo è di fatto diviso a metà, in un equilibrio spaziale dove ogni artista può esprimere la propria identità e creatività. Il corpo è soggetto dei dipinti in mostra, affiorando da una gestazione che tenta di fermare il divenire del gesto artistico in forma compiuta.
L’approssimarsi della figura all’umano, il ricordo dell’elemento corporeo che diviene altro da sé e oltre sé stesso, rende l’opera dei due artisti particolarmente affascinante ed evocativa. Le figure dipinte sono posizionate oltre i corpi perché l’apparire della forma si sgancia dalla mimesis per approdare in una nuova versione dell’umano, attraverso una metamorfosi artistica che permette ai corpi di esprimersi oltre il canone apparente.
La gestualità potente e saggia di Iacomucci si contrappone alla pausata e serena conduzione della Focanti. La mano decisa e graffiante di Iacomucci definisce il corpo femminile come la ricomposizione di un caos primordiale, il cui perno è il segno che, dopo aver definito il disegno sottostante alla pittura, decostruisce la figura, ribattezzando con il colore un nuovo cosmos metamorfizzato: è anatomia del negativo che opera coprendo il segno preparatorio, affinché affiori la natura materica del corpo-gestualità.
La visione pittorica di Focanti è l’apertura a un mondo onirico in cui il dato fenomenico si fonde con quello simbolico. L’approssimarsi delle forme e dei colori alla riconoscibilità della natura fa da contrasto ad elementi spuri che appaiono e sostano nella tela: in particolare il volto diventa sineddoche del corpo, una parte per il tutto, un profilo radicato nello spazio che lo circonda in una metamorfosi panteistica dell’umano.
In occasione dell’evento verrà presentato il catalogo della mostra dove sono state inserite venti opere per ogni artista, le stesse allestite nell’esposizione. I testi in catalogo sono di Sara Tassi e di Patrizia Minnozzi.
L’inaugurazione si terrà giovedì 17 aprile alle ore 17,30 con presentazione degli artisti da parte della curatrice della mostra. L’esposizione sarà visibile al pubblico con ingresso libero, tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30, secondo gli orari di apertura di Palazzo Bisaccioni.
FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI JESI
PALAZZO BISACCIONI
Piazza Colocci, 4 - Jesi Tel. 0731/207523 www.fondazionecrj.it info@fondazionecrj.it
Figura distesa quasi rossa di Carlo Iacomucci
Confronto meraviglioso di Maria Grazia Focanti
"L'evoluzione dell'arte contemporanea: Tendenze creative che ridefiniscono l'arte"
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SABATO 12 OTTOBRE 2024 sarà possibile visitare, a Monsano, l’atelier della Pittrice Maria Grazia Focanti, d
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Mondi di colori e forme nelle ultime opere del maestro Carlo Iacomucci
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IL PROF. CARLO IACOMUCCI PRESENTA A POGGIO SAN MARCELLO
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L'istallazione Presenze Sognanti dell'artista Maria Grazia Focanti al Festival dell'Arte di Poggio San Marcell
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DUE NOTI ARTISTI: MARIA GRAZIA FOCANTI E CARLO IACOMUCCI INVITATI AL FESTIVAL DELLE RELAZIONI “DUO CREATIV
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I noti artisti Carlo Iacomucci e Maria Grazia Focanti realizzano un opera per il “cammino di S. Anna” alla
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Biennale d’arte contemporanea “Premio Marche 2023”
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Pittori Contemporanei: Esplorando l'Arte del Presente
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Federicamararte
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Giuseppe Mastria
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Come le reti digitali stanno trasformando arte e architettura
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29/08/2020 01:43
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BIENNALE D'ARTE CONTEMPORANEA
"PREMIO MARCHE" 2023:
TRA GLI ARTISTI ANCHE IL MAESTRO CARLO IACOMUCCI
di Patrizia Minnozzi
Da sempre legato alla città di Ancona, il Premio Marche 2023, in questa speciale occasione, diventa itinerante, con una duplice cornice di spazi espositivi, perché dalla sede inaugurale di Urbino, aperta lo scorso 25 novembre presso la Galleria Civica d'Arte Albani, dal I° marzo si sposta nella prestigiosa sede del MARV - Museo d'arte Rubini Vesin di Gradara (PU), con una mostra monografica, dal titolo "Intorno allo stato dell'arte nelle Marche", che sarà una rivisitazione degli artisti marchigiani presenti alla Biennale di Venezia del 150° dell'Unità d'Italia, secondo una scelta di artisti corrispondenti al taglio critico del Comitato Scientifico.
La mostra affronterà due filoni analitici di opere sviluppate secondo il seguente schema individuato dai curatori: Culture, tradizione e linguaggi della contemporaneità (curata dal critico d'arte Andrea Carnevali) e Il senso degli artisti per la natura (curata dal critico e giornalista d'arte Cecilia Casadei).
Con questa edizione, il Premio Marche 2023, è tornato a essere la celebre Biennale d'Arte Contemporanea Nazionale, che, per l'occasione, rimarrà aperta fino al 9 giugno 2024. La finalità di questa rassegna è quella di valorizzare l'attività degli artisti delle Marche e di accrescere la sensibilità e le conoscenze dei marchigiani nei confronti delle arti figurative e visuali. Il suo scopo, altamente meritorio, è quello di promozione dell'arte contemporanea in Italia, al fine d'individuare artisti marchigiani operanti nella regione, siano essi già affermati oppure emergenti e giovani con spiccate qualità tecniche e poetiche, selezionati e, successivamente, invitati dal Comitato Scientifico.
La storica dell'arte Cecilia Casadei, ha scelto di invitare l'artista urbinate Carlo Iacomucci, in considerazione della sua attività di incisore e pittore. Per l'occasione, il Maestro partecipa con due sue opere, a testimonianza diretta della fertile carriera di incisore e pittore. L'artista, amplifica lo stupore dello spettatore, lasciando segni, tracce e gocce in equilibrio sul bordo della scena rappresentata nei suoi dipinti, attraverso la creazione di composizioni oniriche in cui finzione e realtà si incontrano. Le sue composizioni pittoriche si concentrano sui temi concreti dell' esistenza e della natura che lo circonda, coinvolgono lo spettatore sia sul piano sensoriale che emozionale, risultando toccanti, cromatiche e suggestive.
Nelle sue pitture scorgiamo fitti reticoli di linee, tracce, gocce, segni, aquiloni, personaggi, vortici ventosi, che si muovono sinuosi. Tutti questi elementi, arricchiti da colori brillanti, che comprendono tutte le sfumature dei toni freddi e caldi della tavola pittorica, sapientemente mescolati tra loro in una fantasiosa girandola di tinte vivaci, danno dinamismo ai suoi quadri e, allo stesso tempo, esprimono un significato simbolico, ma anche realistico della natura da difendere.
Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, vanta un ricco curriculum artistico: è uno degli otto "Marchigiani dell'anno" 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto tantissimi riconoscimenti nazionali e internazionali, fra i quali l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana per motivi artistici e culturali. Tra le numerose e importanti mostre internazionali, ha partecipato alla 54^Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi. Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come miglior disegno, al concorso Pegaso promosso dall'Istituto Superiore della Sanità. Nel 2021, la sua mostra personale "Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione", presso Sale Museali di Palazzo Bisaccioni, Jesi. Nel 2023 mostra personale "Il Segno Inciso di Carlo Iacomucci" a cura di Luca Pernici, con testi critici di Loretta Fabrizi, Giovanni Filosa e Patrizia Minnozzi, Spazio Monumentale di Santo Spirito, Cingoli.
La mostra, rimarrà aperta fino al 9 giugno 2024, con i seguenti orari: da lunedi a domenica ore 10-13 e 14.30-17.30.
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I NOTI ARTISTI CARLO IACOMUCCI E MARIA GRAZIA FOCANTI REALIZZANO UN'OPERA PER IL "CAMMINO DI S. ANNA" ALLA CASA DEGLI ARTISTI DEL FURLO a due passi da Urbino.
Carlo Iacomucci e Maria Grazia Focanti hanno dipinto un pannello per la casa degli Artisti situata al Furlo, (a pochi chilometri da Urbino) .
Un'opera di Land Art dal titolo : "Impossibile paesaggio in liberta' "
Si tratta di un pannello per il "Cammino di Sant'Anna" realizzato in loco in cemento leggero delle dimensioni di 1 x 2 mt.
Nel piccolo borgo di Sant'Anna, all'interno del Parco della Land Art, inserito nella Riserva della gola del Furlo, è nato il "cammino di Sant'Anna".
Andreina De Tomassi e Antonio Sorace sono i promotori e i curatori del progetto.
Il sentiero, realizzato su un precedente tratturo, si snoda dentro un bosco fiorito tra acacie e rose. Si tratta di un'opera collettiva nata alcuni anni fa e che ha visto la partecipazione di molti artisti provenienti dall'Italia e dall'estero. Sul sentiero si può camminare a piedi scalzi, immersi nei profumi del bosco, osservando e fruendo delle diverse opere.
Tecniche diverse: dalla pittura alla scultura. Ogni artista ha lasciato il proprio segno, usando il linguaggio a lui più congeniale. Una traccia per dialogare con il fruitore dell'opera.
Un "cammino sull'Arte", dove camminare diventa osservare, riflettere e immergersi nella bellezza del luogo.
I due artisti marchigiani hanno realizzato una delle 20 pedane necessarie a completare le 100 piazzole del cammino.
Il progetto, che sarà inaugurato il sette settembre 2024, e' inserito nelle manifestazioni di Pesaro capitale della cultura 2024.
La Casa degli Artisti del Furlo e' un museo a cielo aperto inserito in un ambiente incontaminato. Una visita ricarica mente e corpo. Promuove l'arte sostenibile e la bellezza come necessità e bene comune. Un esempio di "cultura alta".
Alpaca patty
Foto : https://www.landartalfurlo.it/gli-artisti-della-xv-land-art-al-furlo/
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27 - La fiorita del rampicante di Carlo Iacomucci -2020 -35x25
Speranza e vita di Carlo Iacomucci
Poetica natura ventosa di Carlo Iacomucci
Il paese di carta, 2019, olio su tela cm 70x100 di Carlo Iacomucci
Soffio poetico, 2023, olio, grafite e materia su tela, cm 80x60 di Carlo Iacomucci
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